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Fondazione ASPHI: la tecnologia è fondamentale per l’inclusione
La tecnologia è fondamentale per l’inclusione:
ASPHI ne ha parlato con Cisco, IBM, Lenovo e Microsoft
Domotica, app, servizi online: l’hi tech nella la vita delle persone con disabilità.
La Fondazione ASPHI onlus incontra Cisco, IBM, Lenovo e Microsoft per promuovere l’accessibilità digitale
In occasione della Milano Digital Week 2023 dedicata a “Lo sviluppo dei limiti. Partecipare a una transizione ecologica, sociale e digitale”, Fondazione ASPHI onlus ha incontrato alcune tra le più importanti aziende a livello mondiale dell’ICT, Cisco, IBM, Lenovo e Microsoft per dialogare su disabilità e tecnologie mobili e cccessibili
Sono più di 3,5 milioni le persone con disabilità accertata nel nostro Paese, a cui si aggiunge un numero rilevante, ma non definibile, di altre persone con disturbi dell’apprendimento o altre malattie “invisibili” e difficilmente diagnosticabili che compromettono i funzionamenti sensoriali, cognitivi e motori.
La tecnologia svolge un ruolo fondamentale per l’inclusione delle persone con disabilità perché può fornire soluzioni in risposta a bisogni e consentire l’autonomia, la comunicazione, la partecipazione sociale, l’apprendimento e il lavoro.
Nell’evento (che si è tenuto il 6 ottobre scorso a Villa Mirabello, Milano) si sono alternate le voci degli esperti di accessibilità e tecnologie per l’inclusione di Fondazione ASPHI onlus, con le testimonianze di persone con disabilità e la presenza di rappresentanti di alcune delle principali aziende a livello mondiale nel campo dell’innovazione digitale:
- Emanuela Trevisi, esperta di inclusione lavorativa e disability manger (ASPHI)
- Beatrice De Luca, esperta di accessibilità e usabilità digitale (ASPHI)
- Cristina Manfredini, segretario generale ASPHI
- Alessandro Norfo, esperto di tecnologia per l’inclusione (ASPHI)
- Francesco Aleotti, Pietro Minucci (ASPHI) Antonio Giuseppe Malafarina (Superando.it): la testimonianza e l’esperienza delle persone con disabilità
- Riccardo Tavola, Education Manager di Lenovo in Italia
- Davide Ferraris, Experience & Business Design Lead Italy | IBM iX – IBM Consulting
- Enrico Miolo, Collaboration Technology Leader, Cisco Italia
- Jie Yuan, Strategic Account Manager e Global Commercial Accessibility Program Lead Italia – Microsoft
Questi i principali temi trattati: accessibilità e usabilità digitale da un punto di vista normativo e culturale, esempi pratici di applicazione della tecnologia nelle strutture per gli anziani, negli ospedali pediatrici e nelle strutture riabilitative, configurazione adattabili dei sistemi di comunicazione a distanza, progettazione di applicazioni mobili basata sulla “user experience”, utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, interessanti sviluppi nel campo videogiochi ed e-sports per l’apprendimento e soprattutto il ruolo centrale delle persone con disabilità in queste sperimentazioni e nell’utilizzo di questi prodotti.
Interprete LIS e sottotitolazione sono stati i servizi offerti dal Pio Istituto dei Sordi di Milano.
ASPHI si impegna per realizzare un’idea di innovazione accessibile e inclusiva, costruendo relazioni tra le realtà non profit, profit ed enti pubblici. In questo evento abbiamo invitato le imprese del mondo tecnologico e digitale, con cui collaboriamo strettamente da molto tempo, proprio a dialogare su questi temi che hanno importanti risvolti sociali e legislazione di riferimento.
Per dare risposte concrete ai tanti bisogni che emergono da aziende, istituzioni, terzo settore e scuola, abbiamo realizzato, attraverso la nostra costante attività di ricerca, “ASPHI Lab”, un ambiente fisico e virtuale, dove toccare con mano le soluzioni esistenti e trovare esempi di buone pratiche, adattabili e replicabili: didattica inclusiva, acquisizione di competenze e inclusione lavorativa, autonomie, accessibilità digitale, come ad esempio nei videogiochi, favorendo la qualità di vita e la partecipazione sociale – afferma Cristina Manfredini, segretario generale Fondazione ASPHI onlus
Il digitale è uno strumento in grado di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di tutte le persone, soprattutto oggi con le enormi potenzialità dell’AI generativa – spiega Jie Yuan, Strategic Account Manager e Global Commercial Accessibility Program Lead Italia – Microsoft. Come Microsoft, ci impegniamo da anni nel sostenere un’adozione pervasiva delle tecnologie digitali affinché nessuno sia lasciato indietro. Lo facciamo sia con le nostre soluzioni “accessibili by design” sia con progetti di ecosistema, come per esempio l’Alleanza per Accessibilità e l’Inclusione, un programma per sviluppare iniziative congiunte che fanno leva sul digitale per promuovere una società più equa, inclusiva e sostenibile.
“Da leader del settore, lavoriamo affinché la tecnologia possa rappresentare tutti, rispondendo alle esigenze di inclusività e diversità dentro e fuori l’azienda- illustra Riccardo Tavola, Education Manager di Lenovo in Italia – Lo facciamo attraverso il nostro Product Diversity Office, che verifica che i prodotti siano inclusivi e disegnati con la massima accessibilità, investendo nella scuola con l’offerta di soluzioni di apprendimento sempre più personalizzate, e aprendo il mondo del gaming a studenti con disabilità grazie alle tecnologie assistive,”
Cisco si impegna a costruire soluzioni che mettano in primo piano accessibilità e usabilità, per consentire di dare a tutti le stesse possibilità e costruire un futuro inclusivo. Per esempio, se consideriamo le tecnologie che abilitano lo smart working, miglioriamo continuamente le nostre soluzioni Webex che oggi consentono di utilizzare sottotitoli in tempo reale in diverse lingue e di visualizzare un interprete in lingua dei segni durante una riunione virtuale – dichiara Enrico Miolo, Collaboration Technology Leader, Cisco Italia – Oltre ad impegnarci per soluzioni tecnologiche accessibili, stiamo dando il nostro contributo in tanti progetti del territorio dove l’inclusività è al centro. Penso, per esempio, al progetto “Ciao” di Fondazione Amplifon, dove le nostre tecnologie hanno permesso a migliaia di anziani, ospiti delle RSA, di partecipare remotamente ed in modo interattivo a tante iniziative di inclusività sociale.
Dal 1966, in IBM crediamo che “good design is good business” e, parlare di design significa parlare di inclusività e accessibilità. – spiega Davide Ferraris, Experience Design & Mobile Lead IBM Consulting Italy – Gli stessi metodi e strumenti che si sono evoluti per certificare l’accessibilità dei prodotti IBM è stato esteso a tutta l’organizzazione e, quindi, alle soluzioni sviluppate per i nostri clienti. IBM Consulting è guidata dall’idea che business, esperienza utente e tecnologia, sono componenti fondamentali per un’innovazione sostenibile e incentrata sugli utenti e i loro bisogni. La metodologia IBM Garage pone l’utente al centro della progettazione tramite attività di ricerca, co-design e test iterativi per valutare il valore creato anche grazie alle frontiere aperte dalla GenAI e da altri abilitatori tecnologici. Perché l’accessibilità è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per l’usabilità di un prodotto. E l’usabilità non è il fine ultimo, ma un mezzo per progettare prodotti e servizi ingaggianti e memorabili per tutti.” Ha dichiarato Davide Ferraris, Experience Design & Mobile Lead IBM Consulting Italy.