Tecno Medicina del 31/01/2023

FIRENZE. Pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica “Cerebral Cortex” uno studio dal titolo “Language-related motor facilitation in Italian Sign Language signers”, frutto della consolidata collaborazione fra la struttura complessa di Neurologia Firenze dell’Azienda Usl Toscana Centro e il Laboratorio di Psicofisiologia Cognitiva dell’Università di Firenze. Fra gli autori anche i professori Alfredo Berardelli e Antonio Suppa dell’Università di Roma la Sapienza.

“Il lavoro – spiega Massimo Cincotta, direttore della Neurologia Firenze – si è avvalso della stimolazione magnetica transcranica, una tecnica neurofisiologica non invasiva ampiamente utilizzata nella pratica clinica. In ambito scientifico questa metodica consente di studiare modificazioni del funzionamento del cervello umano prodotte dall’apprendimento note come neuroplasticità. Nel caso specifico – continua il professor Fabio Giovannelli, psicologo e primo autore dell’articolo – abbiamo riscontrato che nelle persone udenti che hanno imparato ad utilizzare la Lingua Italiana dei Segni si verifica un potenziamento delle connessioni funzionali fra le aree cerebrali responsabili del linguaggio e quelle che controllano i muscoli della mani. Questi risultati – sottolinea Maria Pia Viggiano, professore ordinario e responsabile del Laboratorio di Psicofisiologia Cognitiva – sono propedeutici per caratterizzare ulteriormente i fenomeni di neuroplasticità che l’apprendimento della Lingua dei Segni determina nelle persone sorde, favorendo le competenze linguistiche. Inoltre i dati supportano indirettamente l’ipotesi che l’uso dei gesti abbia avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del linguaggio nell’essere umano”.

Lo studio, come numerosi altri del gruppo di ricerca, è stato supportato da un finanziamento della Fondazione CR Firenze. La Sezione Provinciale di Firenze dell’Ente Nazionale Sordi, il Servizio Accoglienza Persone Sorde dell’Usl Toscana centro attivo presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e due private cittadine hanno dato un aiuto fondamentale e personale nel reclutamento degli interpreti della Lingua Italiana dei Segni. A loro e a tutti i volontari che hanno partecipato allo studio va la gratitudine degli autori.

“Con orgoglio e soddisfazione ­– ha detto il direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni di Dio, Simone Naldini,  a proposito della pubblicazione – diffondiamo questo ennesimo risultato che testimonia l’impegno, la passione e la ricerca di un approfondimento scientifico che ritorni utile alla clinica. Questa dedizione potrà sicuramente essere un traino per tutto l’ospedale di modo che la sua visibilità possa essere misurata anche sulla ricchezza di una produzione scientifica, testimonianza del valore professionale che opera al suo interno”.

“Questa – commenta Pasquale Palumbo, direttore dell’Area malattie cerebro-vascolari e degenerative dell’Azienda Usl Toscana centro – è un’ulteriore dimostrazione che possiamo disporre di competenze neurologiche eccellenti negli aspetti clinici, organizzativi ed anche, come in questo caso, in quelli della ricerca. Inoltre lo studio nasce da una collaborazione tra ospedale ed Università mettendo in evidenza come l’ambito accademico e territoriale possano integrarsi vicendevolmente in modo virtuoso”.