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Bologna, parte della tassa di soggiorno per i turisti disabili
Bologna, parte della tassa di soggiorno per i turisti disabili
La giunta accoglie la richiesta. Una quota sarà destinata all’eliminazione delle barriere architettoniche e alla fruizione delle opere d’arte.
BOLOGNA. La Giunta comunale apre alla richiesta (trasversale) che arriva dal Consiglio per destinare una parte delle entrate derivanti dall’imposta di soggiorno all’accoglienza dei turisti disabili. “La possibilità c’è e la legge lo consente”, afferma in commissione l’assessore al Bilancio, Davide Conte: dunque, “nulla osta a destinare parte delle risorse in questa direzione”.
L’utilizzo dell’imposta, ricorda Conte, dei vincoli li ha e sono legati alla promozione della città: nell’ambito di questo si può intervenire sulla diretta valorizzazione turistica ma anche in termini di lavori pubblici (manutenzione o realizzazione di nuove opere), mobilità, cultura. “E di certo la legge non dice che non si possono destinare risorse al turismo accessibile”, afferma l’assessore. Che, però, si concentra non su “interventi puntuali” bensì sull’opportunità di inserire il ragionamento sulla tassa di soggiorno “all’interno del piano di eliminazione delle barriere architettoniche, quindi all’interno della programmazione complessiva a cui stiamo lavorando”.
Questo sottolineando che le disabilità su cui si può intervenire non sono solo quelle motorie, ricorda Conte: ci sono anche quelle visive, ad esempio, su cui si potrebbe agire per facilitare la fruizione del patrimonio presente nei musei.
Investire su questi temi, conclude l’assessore, ha una valenza anche economica: basti pensare al fatto che “la disabilità legata all’età media che cresce rappresenta una quota rilevante di chi oggi si muove per turismo”.
Fonte: La Repubblica del 26-11-2018