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“Bologna sarà accessibile per i disabili”
La Repubblica del 20.02.2020
“Bologna sarà accessibile per i disabili”
BOLOGNA. Mappare tutto quello che sulla disabilità a Bologna già si fa e suggerire nuovi progetti da realizzare, trascinandosi dietro il più possibile anche il mondo economico, vale a dire imprese, banche e fondazioni. Il percorso per la candidatura di Bologna a capitale europea dell’accessibilità 2021 è partito e si concluderà a settembre, con l’invio del dossier a Bruxelles. In palio ci sono in tutto 350mila euro: 150mila euro per il primo classificato, 120mila per il secondo e 80mila per il terzo. « L’invito è rivolto a tutti: associazioni, fondazioni, istituzioni, imprese, cittadini – sottolinea l’assessore alle politiche del terzo settore Marco Lombardo – . Ci piacerebbe che anche chi di solito non si occupa di queste tematiche decidesse di far parte di questa avventura». Conferma il disability manager Egidio Sosio: « Spero che oltre a vincere il premio riusciremo a vincere anche una nuova ottica con cui affrontare i cambiamenti urbanistici e culturali della città». Per adesso la prima fase sarà quella di individuare le attività che i cittadini e le organizzazioni hanno già realizzato e che si potranno segnalare sul sito della Fondazione per l’innovazione urbana. A partire dal 18 marzo poi, il percorso entrerà nel vivo con cinque incontri pubblici utili per costruire nuovi progetti. I laboratori si terranno in Sala Borsa tutti i mercoledì di aprile: il primo incontro (1 aprile) sarà dedicato al tema del lavoro, poi toccherà agli spazi pubblici ( 8 aprile), ai servizi educativi, assistenziali, culturali, sportivi, turistici ( 15 aprile) e infine alla mobilità (22 aprile). Mentre il 23 marzo si svolgerà la giornata di studio ” Disegnare l’autonomia: il diritto a una vita indipendente”, dedicata all’accessibilità della cultura. In tutti gli incontri saranno presenti interpreti LIS, e sarà messo a disposizione un servizio di accompagnamento fornito da PMG Italia per le persone con disabilità motoria. In sala anche Marco Calamai, ex allenatore di serie A che da venticinque anni insegna a giocare a basket a disabili psichici in via San Felice, alla sede della Fortitudo. È suo il tiro d’inizio: « Sul campo si vince solo se alle spalle si ha un gruppo di insegnanti che vanno d’accordo e sanno stare insieme quindi il mio invito è quello di fare squadra, anche se in questo mondo non succede facilmente. Se ogni associazione porta avanti le sue aspirazioni, seppur legittime, non si va da nessuna parte».
di Caterina Giusberti