Cinemanchio al Sardinia Film Festival per una rivoluzionaria inclusione culturale

OLBIA. Il Sardinia Film Festival stringe un importante partenariato con “Cinemanchio”, un progetto nazionale nato a Roma nel 2017 e patrocinato dal Mibact con l’obiettivo di rendere accessibile la visione dei film nelle sale cinematografiche a persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e a individui riconosciuti all’interno dello spettro autistico.
La grande attenzione rivolta negli anni dal Cineclub di Sassari verso queste problematiche, sia per l’utilizzo dei supporti che per la fruibilità delle location, permetterà ora di fare un salto di qualità nel 2018. Il sistema messo in campo prevede l’utilizzo di nuove tecnologie e di sistemi di adattamento ambientale: nello specifico viene installata un’applicazione negli smartphone degli spettatori, dalla quale è possibile ottenere l’audio-descrizione dei video in proiezione.
«Si parla tanto di barriere fisiche e mentali – afferma Carlo Dessì, direttore artistico del festival – ma spesso alle parole non seguono fatti concreti che ne permettano l’abbattimento. Abbiamo quindi aderito a Cinemanchio perché riteniamo si tratti di un’iniziativa rivoluzionaria di accessibilità culturale».
Lo scorso anno il progetto è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia ed è stato partner dei Festival di Roma e di Torino. Così, per la prima volta in Italia, il circuito ha offerto proiezioni con adattamento per bambini autistici in otto città della Penisola.

Un grande traguardo, ma non il solo: gli organizzatori sono riusciti a fare inserire nei bandi di finanziamento per il cinema, la norma che impone la resa accessibile alla filiera. È stato inoltre aperto un tavolo di lavoro con l’Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali), che sta portando al primo grande modello di accessibilità di settore mai realizzato sul territorio nazionale.
«L’iniziativa non è di poco conto perché il cinema rappresenta l’offerta culturale con più capacità diffusiva a livello nazionale – spiega Stefano Pierpaoli, coordinatore e promotore di Cinemanchio – e noi, attraverso il nostro progetto, vogliamo assicurarne la fruizione a milioni di persone: perché quando si parla di diversamente abili si parla anche delle loro famiglie e dei loro amici, e quindi di dare loro la possibilità di vivere l’esperienza senza discriminazioni».
Il progetto nasce dall’impegno di associazioni che operano nel settore della promozione sociale, della produzione e della distribuzione cinematografica, alcune delle quali lavorano da oltre dieci anni nel campo dell’accessibilità e nella formazione per sottotitolatori e audio descrittori.

La scintilla è scaturita dall’incontro tra Stefano Pierpaoli e Daniela Trunfio, che è la presidente di “Torino + cultura accessibile”, e inoltre con Laura Crivellaro , una figura molto conosciuta nell’ambito del marketing e della distribuzione cinematografica in Italia. Ai fondatori si sono poi aggiunte Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project – Onlus e Valeria Cotura di Fiadda Onlus. L’idea di portare il circuito a Sassari è invece merito dell’intervento di Angelo Tantaro, presidente del Sardinia FF e direttore dei “Diari di Cineclub”, testata di settore che è anche media-partner di Cinemanchio.

Fonte: Olbia Notizie del 30-01-2018