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In onda con la Lingua dei segni Sul web la”visual radio” per sordi
In onda con la Lingua dei segni Sul web la”visual radio” per sordi
La prima radio per sordi. L’ha realizzata un gruppo di ventenni che manda in onda dalla web radio del Politecnico. «l’unico programma tradotto simultaneamente nella Lingua dei segni». Canzoni comprese.
MILANO. Al microfono Enrica conduce e accanto a lei Martina, sorda, traduce parole e musica nella Lingua dei segni. Il programma è trasmesso sulla web radio del Politecnico, dallo studio dell’ateneo nel campus di piazza Leonardo da Vinci, e a proporlo è un gruppo di quattro ventenni, universitari alla Cattolica e allo Iulm. Sono «in onda» ogni due settimane, il giovedì mattina, un’ora fra attualità e cultura. «È l’unico programma radiofonico tradotto simultaneamente nella Lingua dei segni italiana», è la presentazione dell’università. «Prepariamo in Lis anche le canzoni — sottolineano le conduttrici –. Oggi nessuna emittente in Italia ha una proposta simile: visual radio per un pubblico di udenti e sordi».
L’idea è nata quando Enrica Zoleo, l’anno scorso, ha presentato la sua tesi di laurea allo Iulm su «radio e disabilità» con un video-esempio di due minuti su una trasmissione bilingue: «La sfida era provare che un sordo può raggiungere ogni traguardo anche in un mezzo che si basa sul suono. E con i compagni e amici che mi hanno affiancato nel progetto PoLis abbiamo raggiunto l’obiettivo». In squadra con Enrica ci sono Marta Boffelli ed Enrico Longo («Compagni di università, abbiamo appena concluso il master Fare Radio alla Cattolica») e c’è Martina Romano («la nostra traduttrice, lei studentessa allo Iulm»).
Dalla tesi di laurea alla trasmissione. «Ho lavorato mesi al progetto — racconta Enrica –. Per cominciare ho studiato l’unico precedente, il programma bilingue della web radio romana Radio Kaos Italy che nel 2013 per un anno mandò in onda una trasmissione mensile per sordi e udenti». Poi l’accordo con il Politecnico. «Ci siamo rivolti a loro anche perché le radio delle nostre università “arruolano” soltanto studenti interni», spiega.
Da aprile il via al programma. «Dal sito della radio clicchi live per ascoltare e vedere. Abbiamo un copione perché nessuno di noi ha l’abilitazione di interprete Lis e prepariamo i testi, comprese le canzoni, Martina ha tradotto Noemi come Frah Quintale». Gli universitari di PoLis adesso sono in stage a Radio Number One, Radio Monte Carlo, Radio Lombardia. «Lavoriamo al nostro programma bilingue in ogni momento libero », raccontano. E ringraziano il Politecnico per il supporto: «PoliRadio ha messo a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria, dal mixer al microfono a cuffie e webcam».
Oggi alle 10 l’ultima puntata prima della pausa estiva. E a ottobre il gruppo punta alla fase due del progetto. «Chiederemo il patrocinio dell’Ens. Vorremmo che il programma fosse diffuso in bar e circoli per sordi. E ci piacerebbe anche presentarlo con eventi in città — dice Enrica –. Intanto a settembre mi iscriverò al corso per interpreti Lis, due anni di studi e poi avrò l’abilitazione e così potrò anche tradurre in diretta».
di Federica Cavadini
Fonte: Il Corriere della Sera del 26-07-2018