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Istruzione dei bambini sordi nel mondo, parte la “gara di buone idee”
Istruzione dei bambini sordi nel mondo, parte la “gara di buone idee”
Si chiama “Sign on for literacy Prize” e si presenta come “una grande sfida per lo sviluppo”: è una grande competizione internazionale per innovazioni tecnologiche in grado di incrementare l’accesso alle lingue dei segni locali nel mondo. Oggi solo il 2% dei bambini sordi riceve un’educazione in lingua dei segni.
ROMA. Una vera e propria “gara di buone idee”, che siano però capaci di diventare “buone pratiche”, con un obiettivo ben preciso: promuovere l’accesso alla lingua dei segni in tutto il mondo, specialmente nelle zone più povere, favorendo così l’alfabetizzazione dei bambini sordi. E’ lo scopo e il senso della “sfida” lanciata dall’organizzazione “All children reading”, in collaborazione con la World Federation of the Deaf – Official e la Nyle DiMarco Foundation, attraverso il bando “Sign On For Literacy Prize”.
La competizione mira a trovare innovazioni basate sulla tecnologia, che siano capaci di incrementare l’accesso alle lingue dei segni e agli interventi di alfabetizzazione per i bambini non udenti in contesti con risorse limitate. Queste innovazioni aiuteranno i genitori, gli educatori, le comunità e i governi a favorire lo sviluppo della prima infanzia, migliorando l’accesso alle lingue dei segni locali e incrementando l’alfabetizzazione dei bambini non udenti.
L’80% dei bambini sordi nel mondo non ha accesso all’istruzione. Dei circa 32 milioni di bambini sordi in tutto il mondo, circa l’80% non ha accesso all’istruzione e solo il 2% riceve un’istruzione nella lingua dei segni. Ciò accade soprattutto nelle aree più povere, dove i bambini già affrontano enormi barriere economiche e sociali. “Senza un rapido accesso alla lingua – spiegano i promotori dell’iniziativa – i bambini non riescono a sviluppare abilità sociali e cognitive allo stesso ritmo dei loro coetanei: questo ostacola la loro capacità di imparare a leggere e scrivere e li isola dalla società.
Lingua dei segni “non documentata”. In alcuni paesi, la lingua dei segni locale potrebbe non essere “documentata”. Ciò non significa che non si usi un linguaggio dei segni, ma piuttosto che non ci sia un dizionario o un catalogo di segni, o un supporto che permetta di divulgarla e trasmetterla. In simili contesti, la tecnologia può svolgere un ruolo di primaria importanza, anche nel coinvolgere la comunità sorda locale nell’impegno per documentare la propria lingua e si suoi segni. Le soluzioni devono documentare la lingua locale e non importare altre lingue dei segni ampiamente utilizzate come American Sign Language. La competizione incoraggia dunque a presentare idee e soluzioni che vadano in questa direzione e diano vita a risorse per l’apprendimento della lingua dei segni in classe e a casa.
Lingua dei segni “documentata”. Anche nei paesi in cui la lingua dei segni è codificata e documentata, molte comunità hanno ancora un accesso limitato alle relative risorse. Consapevolezza familiare, strumenti educativi, impegno della comunità sono limitati o mancanti. Anche in questi contesti, dunque, è importante trovare risorse e strumenti capaci di diffondere consapevolezza e di facilitare l’accesso alla lingua dei segni.
La giovane attrice che “segna”. “Durante tutta la mia vita, sono stata fortunata ad avere il supporto di un sistema familiare e scolastico che mi hanno fatto abbracciare il linguaggio dei segni – testimonia in un video l’attrice Millicent Simmonds, la quale ha recentemente debuttato con successo in ‘Wonderstruck’ – Grazie a questo, ho beneficiato delle stesse opportunità degli altri bambini. Ma in molti luoghi, i bambini non udenti non hanno accesso alla loro lingua dei segni locale, e per questo restano indietro durante il periodo di apprendimento critico prima dei cinque anni. Di conseguenza, perdono l’opportunità di interagire con familiari e amici, di avere un’istruzione o persino trovare un lavoro. Sostengo quindi con entusiasmo questa importante iniziativa globale e incoraggio la comunità dei non udenti e tutti gli altri a presentare le loro soluzioni innovative al concorso”.
Per candidare la propria proposta, c’è tempo fino al 16 febbraio. Sul sito dedicato, si trovano tutte le istruzioni su modalità e premi. (cl)
Fonte: Redattore Sociale del 11-01-2018