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La voce a te dovuta. Donne con disabilità e violenza di genere
La violenza di genere sulle donne con disabilità è un fenomeno invisibile, se non negato. Se ne occupa Valeria Alpi nel libro “La voce a te dovuta. Donne con disabilità e violenza di genere”, nuova uscita della collana “i libri di accaParlante” (edizioni la meridiana), dedicata all’accessibilità culturale e realizzata in collaborazione con il Centro Documentazione Handicap-Cooperativa Accaparlante di Bologna. L’Autrice vi racconta esperienze personali arricchite da interviste a persone che da anni, in Italia, si occupano di migliorare l’attenzione sulla violenza subita dalle donne con disabilità
La violenza di genere sulle donne con disabilità è un fenomeno invisibile, se non negato. Valeria Alpi fa il punto sulla questione nel suo nuovo libro La voce a te dovuta. Donne con disabilità e violenza di genere, fresco di stampa da edizioni la meridiana, nona uscita della collana “i libri di accaParlante”, dedicata all’accessibilità culturale e realizzata in collaborazione con il Centro Documentazione Handicap-Cooperativa Accaparlante di Bologna (se ne legga su queste pagine la nostra presentazione e nel box in calce tutti i volumi finora pubblicati).
Nel libro l’Autrice racconta in prima persona esperienze personali arricchite da interviste a persone che da anni, in Italia, si occupano di migliorare l’attenzione sulla violenza subita dalle donne con disabilità, attraverso servizi e sportelli specifici attivi sul territorio.
«Sono passati dieci anni – spiega Alpi – da quando, con una collaborazione in rete tra Associazioni di tutta Italia, riuscimmo a realizzare a Milano il primo convegno nazionale sulla violenza di genere e donne con disabilità. Volevamo capire come costruire percorsi di uscita dalla violenza, accessibili anche per chi ha problematiche motorie, sensoriali, cognitive, relazionali, comunicative. I Servizi Antiviolenza per donne non erano ancora pronti ad accogliere la donna con disabilità e i servizi socio-assistenziali per persone con disabilità non erano ancora in grado di gestire le emergenze relative alla violenza. Era tutto basato sull’improvvisazione. A distanza di dieci anni, volevo scrivere di cosa fosse cambiato, di quali problemi siano ancora presenti, di quali soluzioni potremmo costruire insieme in una logica di rete, di come aiutare le donne con disabilità ad avere una maggiore consapevolezza di sé, un empowerment che tutte le donne dovrebbero avere».
Il libro fa anche il punto su cosa significhi violenza quando si parla di disabilità, le varie forme di violenza che esistono, le discriminazioni che creano.
Un volume, insomma, per sapere, parlarne, aprire dibattiti, confrontarsi, fare rete includendo anche le donne con disabilità, «affinché – conclude Alpi – non ci si basi più sull’improvvisazione dei singoli attori coinvolti nel percorso di ogni singolo caso, ma si possano costruire prassi consolidate e protocolli».
Giornalista, formatrice, viaggiatrice con disabilità, Valeria Alpi da oltre vent’anni si occupa per il Centro Documentazione Handicap di Bologna di comunicazione sociale, inclusione, accessibilità, sessualità e violenza di genere. (S.B.)