La Repubblica del 12/06/2023

TORINO. Servizi digitali accessibili a tutti, senza esclusione. È la missione del nuovo master in User Experience per l’Inclusive Design del Politecnico di Torino che mira a formare i designer dell’inclusività, ossia responsabili della progettazione di esperienze digitali per cui diversità e disabilità siano al centro già dall’ideazione. Si parla di un settore in crescita e con nuovi sbocchi occupazionali. Da qui l’idea di figure che possano contribuire a disegnare servizi innovativi e accessibili, unendo design a tecnologia, impatto sociale e management, in un’epoca in cui i servizi digitali sono «parte fondante di ogni aspetto della nostra vita», dai trasporti alla salute. Il design, quindi, diventa motivo di cambiamento e attenzione sociale, creando spazi in cui siano rappresentate le esigenze di tutti gli utenti.

I dati dicono che il 98 per cento dei siti in Italia non è in linea con i diritti di privacy di utenti svantaggiati stando a Federprivacy, ma dal 2025 con la legge Stanca i siti online e le app dovranno adeguarsi a nuovi standard di accessibilità. Non solo: l’Italia, con 36mila operatori nel campo, un valore aggiunto generato nel 2021 di 3 miliardi di euro e oltre 60mila occupati, in Europa risulta avere il primato per maggior imprese operative nel design. Per questo c’è l’esigenza di pensare nuove professioni e figure con competenze trasversali e sensibili al tema.

Sono oltre 20 le realtà e le organizzazioni di vari settori, dalla comunicazione alla consulenza, che hanno sostenuto il progetto per intercettare le “professioni del futuro” e apriranno le porte agli studenti per accoglierli nelle strutture.

Il master partirà a fine settembre ed è stato organizzato dal Politecnico e Istud Business School con la partnership di Cottino Social Impact Campus (nella sede della Cittadella Politecnica si terranno i corsi) e Triplesense Reply.

Le iscrizioni sono aperte. Il master è rivolto a chi ha competenze tecniche e ingegneristiche, umanistiche, economico- sociali o comunque è interessato alla progettazione di realtà digitali. Per il rettore Guido Saracco «il Politecnico, anche con questo master si conferma un ateneo in grado di intercettare e prevedere le esigenze formative più innovative e dare una risposta tempestiva a tali esigenze». Parla di ruolo di «propulsore sociale che da sempre contraddistingue la nostra offerta formativa e la nostra attività di ricerca».

Lo sguardo resta fisso alle possibilità occupazionali, così la collaborazione con le due altre realtà: «Il percorso – spiega Paolo Neirotti, direttore della scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico – forma persone a professioni nuove, per le quali vi è una forte carenza nel mercato del lavoro e per le quali si registra un forte bisogno di affiancare alle competenze tecniche quelle necessarie per effettuare valutazioni sulla sostenibilità economica e sociale di prodotti, servizi, modelli di business».

di Cristina Palazzo