StorySign insegna la lettura ai bambini non udenti

Si chiama StorySign ed è una nuova applicazione che aiuta i bambini sordi a imparare a leggere insieme ai genitori. L’ha messa a punto Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni e degli smartphone, grazie alla potenza dell’intelligenza artificiale con lo scopo di “creare un’esperienza di lettura unica, aiutando così bambini sordi ad aprirsi al mondo dei libri”, come spiega il gruppo.

I bambini sordi nel mondo sono circa 32 milioni, molti dei quali hanno difficoltà imparare a leggere poiché non riescono a mettere in relazione le parole ai suoni, a sentire i loro genitori raccontare loro una favola o un insegnante ripetere frasi. Tutti momenti essenziali nella fase di crescita di un bambino. Inoltre, per un piccolo non udente, la parola scritta non si traduce direttamente nel segno.

In questo passaggio interviene l’applicazione StorySign, disponibile gratis sul Play Store di Google e sulla App Gallery di Huawei per tutti i dispositivi Android e ottimizzata per Huawei Mate 20 Series in dieci lingue dei segni differenti. Come funziona? Per ciascuna lingua l’app si associa a un classico della narrativa per bambini. In Italia è attualmente disponibile per “Tre piccoli coniglietti” della storia autrice e illustratrice britannica Beatrix Potter.

Per metterla a punto Huawei ha collaborato con Aardman, Penguin Readers, l’Associazione sordi inglese e l’Unione europea dei sordi. In Italia il progetto è invece supportato dall’Ens, Ente nazionale sordi. A guidare l’apprendimento c’è Star, un simpatico avatar animato che grazie alla potenza dell’AI – in particolare al riconoscimento delle immagini e al riconoscimento ottico dei caratteri – traduce le frasi del libro nella Lis, lingua dei segni italiana, pagina per pagina.

“In Huawei, crediamo fortemente nel potere dell’intelligenza artificiale e nella differenza che la tecnologia può fare nel mondo – ha spiegato Andrew Garrihy, Cmo Huawei per l’Europa occidentale – abbiamo dato vita a StorySign per aprire i bambini non udenti alla lettura e per permettere loro di vivere, insieme alle famiglie, il momento della favola della buonanotte. Speriamo che StorySign sensibilizzi tutti sulla difficoltà che i bambini sordi hanno a imparare a leggere e a scrivere. Ci auguriamo che le persone siano incoraggiate a donare e a supportare gli Enti di beneficenza con cui stiamo collaborando in tutta Europa”.

Da una recente ricerca realizzata in Italia dall’azienda emerge che il tempo medio impiegato per terminare una lettura in una famiglia in cui è presente un bambino sordo è di 70 minuti mentre con un bambino udente circa la metà 38 minuti. Inoltre, i genitori che non conoscono la lingua dei segni italiana o la conoscono solo in parte sono il 48%. Il 36% degli intervistati ha infine dichiarato che uno tra i ricordi più preziosi che custodisce, si riferisce al momento della lettura di una favola durante la loro infanzia.

Usare StorySign è molto semplice: una volta impugnato lo smartphone è sufficiente inquadrare il libro in modo che il riconoscimento delle immagini consenta all’applicazione di individuare perfettamente le parole. L’ocr, cioè il riconoscimento dei caratteri, garantisce la precisione del funzionamento. Le prestazioni dell’AI inoltre aumentano la velocità con cui le pagine vengono caricate nell’app, ciò significa che i bambini non resteranno in attesa troppo a lungo per scoprire cosa accade in quella successiva.

C’è anche un sito, storysign.com, dove saperne di più ed effettuare donazioni che per gli enti di beneficenza dei 10 Paesi coinvolti nel progetto: serviranno a organizzare corsi di lingua dei segni nelle abitazioni delle famiglie con bambini non udenti. Parte del ricavato verrà inoltre investito per arricchire la biblioteca dell’app in futuro.

Fonte: La Repubblica del 14-12-2018