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A Pompei visite guidate per sordi
A Pompei visite guidate per sordi
Al via negli scavi i percorsi in LIS (Lingua italiana dei segni). Non udenti anche le guide . Abbattuta un’altra barriera nella fruizione del sito archeologico A prima vista sembra un tipico gruppo di turisti, al seguito di una guida. Le persone si muovono incuriosite, indicano, si scattano selfie. Osservano ogni cosa, con attenzione e “ascoltano” con gli occhi: attraverso la lingua dei segni, la LIS, comprendono le meraviglie di Pompei in un tour ad hoc, per la prima volta dedicato a loro.
Così, il parco archeologico apre a speciali “visite silenziose” per persone sorde, grazie a un protocollo di intesa stipulato con la sezione provinciale di Napoli dell’ENS (ente nazionale sordi).
«L’abolizione di ogni barriera tangibile o intangibile alla fruizione del bene culturale – dice il direttore degli scavi Massimo Osanna – è un’azione di dignità fondamentale, seppure non ancora del tutto scontata.
L’approccio inclusivo al patrimonio archeologico costituisce un punto di forza per tutte le categorie di visitatori». Il progetto, avviato lo scorso giugno, prevede una passeggiata della durata di due ore, con partenza dall’ingresso di piazza Anfiteatro: la peculiarità è che è un sordo stesso a condurre il gruppo. «È iniziato tutto qualche mese fa – spiega Gianluca Vitagliano, referente per l’accessibilità del sito – un gruppo di sei persone dell’ENS è stato formato sulla storia di Pompei. A condurre il corso, Mattia Buondonno, storica guida della soprintendenza». Nove settimane per apprendere nozioni e curiosità della città sepolta: i novelli studenti si impegnano, si esercitano anche di notte. Ieri, finalmente, il debutto. Il servizio, per ora sperimentale, durerà sei mesi: poi inizierà un rapporto con le guide ufficiali del sito, con cui lavorare per un percorso integrato completo. Sono circa cinquemila i turisti non udenti che ogni anno raggiungono Pompei. Questo tipo di servizio punta almeno a raddoppiarli.
L’entusiasmo di Giuseppe Amorini, che per primo conduce la “visita silenziosa” è già un ottimo inizio. «Per noi sordi – dichiara – questo tipo di iniziativa è eccezionale. Da bambino venivo a Pompei e l’amavo già molto, ma una tour così, ad hoc, ci aiuta a comprendere il vero spirito della città: i suoi edifici antichi, la sua vita quotidiana, le sue tante storie. Poterle raccontare nella lingua dei segni è straordinario».
Il percorso si articola tra anfiteatro, necropoli di Porta Ercolano, Praedia di Giulia Felice, via dell’Abbondanza, quartiere dei teatri e foro. Chiunque può prenotare una visita in LIS, direttamente dal sito del parco archeologico: «C’è un link – sottolinea Elvira Sepe, presidente EnNS della sezione provinciale di Napoli – che conduce al nostro portale, www.ens.it, dove è possibile accedere ad ogni tipo di informazione sull’argomento».
Due mesi fa, l’ente ha attivato un protocollo di intesa simile anche col Museo cappella Sansevero a Napoli. «Il risultato è stato più che soddisfacente – prosegue Sepe – il 30 novembre abbiamo un gruppo che si è appositamente prenotato da Venezia». I percorsi in Lis esistono anche per il Museo ferroviario di Pietrarsa e, da gennaio, inizierà una convenzione col parco archeologico di Ercolano.
«Ecco un ulteriore passo conclude Sepe – verso il reale abbattimento delle barriere comunicative. Pompei è un sito archeologico straordinario e ringrazio il direttore Osanna per la firma di questa intesa. La mancanza di attenzione che fino a oggi c’è stata nei confronti delle persone sorde, non ci ha dato la possibilità di capire appieno il reale valore del patrimonio artistico-culturale della nostra città e della nostra nazione». Le visite per persone sorde saranno disponibili anche in lingua russa, lituana, americana (da non confondere con quella inglese) e internazionale.
di Paolo De Luca
Fonte: La Repubblica del 24-11-2018