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Buone prassi di un turismo facile ed inclusivo
Buone prassi di un turismo facile ed inclusivo
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”. L’autorevole citazione di P. Picasso rafforza l’idea dell’influsso che l’arte esercita sull’animo ed induce a riflettere sull’importanza di un’arte fruibile a tutti, senza distinzione alcuna. Eccone degli esempi.
Trascorrere il proprio tempo libero visitando un museo è sempre una buona idea; lo è ancor di più se il museo diventa un modello di eccellenza in tema di accessibilità per tutti. È il caso della Reggia di Venaria di Torino, più inclusiva dal mese di settembre 2017 grazie a “Espositore for All”, un dispositivo ideato e realizzato dalla startup torinese New Planet 3D. Come è noto, la tecnologia 3D consente di riprodurre qualsiasi oggetto rendendolo identico all’originale, mantenendo le dimensioni reali oppure riducendolo in scala. Il prototipo realizzato per La Venaria Reale è il Busto di Diana, simbolo della dimora sabauda, esplorabile attraverso un approccio tattile guidato, la descrizione in nove lingue e filmati nella Lingua dei Segni Italiana (LIS).
La struttura della quale si compone “Espositore for All” è piuttosto agile: su un ripiano viene posto l’oggetto riprodotto che può essere toccato dai visitatori; un sistema audio unidirezionale consente alle persone con disabilità visiva di ascoltare la descrizione dell’oggetto che stanno toccando; un impianto video trasmette i contenuti alle persone con disabilità uditiva e cognitiva mediante filmati in LIS, sottotitoli in scrittura adattata con font ad alta leggibilità e video di animazione realizzati ad hoc.
Il dispositivo ha conquistato il logo per l’accessibilità universale e dal 2018 sarà commercializzato in tutto mondo poiché rappresenta uno strumento di grande utilità per la fruizione dell’arte da parte di visitatori con diverse tipologie di disabilità ed esigenze.
Anche il Museo dell’Ara Pacis di Roma si mostra attento al pubblico con problemi visivi proponendo l’uso dell’applicazione “Tooteko” realizzata dall’omonima start up veneta. Lo strumento rende accessibili le opere e i luoghi dell’arte tradizionali ai non vedenti grazie ad un anello hi-tech che legge specifici tag su un supporto tattile e, mediante l’applicazione, comunica wireless con lo smartphone o tablet per far partire informazioni audio descrittive.
Il prodotto è stato ideato da e per i non vedenti ed é basato su tecnologie a basso costo. Si propone anche quale ausilio alla conoscenza di qualsiasi visitatore perché permette di esercitare tatto e udito, normalmente intorpiditi a favore della vista. In questo senso “Tooteko” consente la percezione amplificata della realtà dove l’incremento di informazione non è visivo ma audiotattile.
Nel segnalare le buone prassi in tema di turismo accessibile, i viaggiatori che utilizzano il treno per spostarsi e magari per raggiungere la Reggia di Venaria o l’Ara Pacis, possono utilizzare la “SalaBlu online”. Si tratta di nuova applicazione web della Rete Ferroviaria Italiana che consente di richiedere alle Sale Blu di 270 stazioni il servizio di assistenza per l’accesso al treno in partenza, l’assegnazione di un posto specifico nella carrozza, l’accoglienza al treno in arrivo con accompagnamento all’uscita o al treno coincidente. SalaBlu online è realizzato nel rispetto della Legge n. 4/2004 e certificato in base agli standard raccomandati dal W3C (World Wide Web Consortium).
Certamente, le applicazioni ed i dispositivi sopra presentati non colmano il fabbisogno di cultura e di turismo facile ed inclusivo ma rappresentano delle valide esperienze riproducibili nel nostro Paese ed all’estero affinché un’utenza ampliata possa godere del proprio tempo libero con soddisfazione.
di Francesca Tulli
Fonte: SuperAbile.it del 27-01-2018