Le fiabe raccontate nella lingua dei segni e in Braille

BELLUNO. L’associazione Pomi d’Ottone festeggia i primi dieci anni di Belluno Città dei Bambini con un programma ricco di leggende, spettacoli e magia studiato per far partecipare tutti i bimbi, anche quelli con difficoltà visive o uditive. «Da quest’anno» spiega Valentina Rosson, neopresidente dell’associazione «le leggende bellunesi, che racconteremo nelle varie librerie del centro ogni ultimo sabato del mese da qui al 29 dicembre, saranno presentate anche nella lingua dei segni per i bambini non udenti, inoltre distribuiremo nelle librerie Sbibi, uno speciale scaffale dove i bambini potranno prendere gratuitamente le nostre pubblicazioni in versione cartacea, audiolibro o in Braille». «È una filosofia che adotteremo in ogni parte della manifestazione» fa sapere Francesco Da Ponte, ex presidente di Pomi d’Ottone «si tratta di includere i bambini con difficoltà nei giochi e nelle attività che svolgiamo, senza ricorrere a qualcosa di specifico per loro che finirebbe per farli sentire diversi e lontani dai loro coetanei». Il programma di Belluno città dei Bambini 2018 prevede, oltre alle leggende bellunesi lette, come detto, ogni ultimo sabato del mese nelle librerie del centro, Belluno Balocchi domenica 22 aprile, il 6 maggio in caso di maltempo, la gita in montagna arricchita dai racconti locali Dolomiti in Fiaba domenica 8 luglio e i cantastorie di Favole al Balcone il 22 settembre che, quest’anno per la prima volta, andrà in scena in versione serale dalle 20 alle 22. A questo si uniscono i continui consigli di lettura che propongono il meglio delle pubblicazioni per l’infanzia e la realizzazione e l’attività didattica che l’associazione porta avanti da anni nelle scuole. «Tutti noi abbiamo dentro una parte di bambino soffocata, repressa sempre più con l’avanzare della vita» spiega Da Ponte «la forza e l’energia dei bambini è devastante, se impariamo a liberarla, come ci insegna Belluno città dei Bambini, possiamo fare grandi cose. Per questa edizione abbiamo potuto contare su tanti amici: dagli sponsor, tra cui le varie librerie bellunesi che, senza attriti, ci hanno offerto la propria disponibilità e le persone straordinarie che fanno parte dell’associazione. Ogni anno, inoltre, ci supportano dai centocinquanta ai duecento volontari provenienti da gruppi scout, parrocchie e scuole superiori, in questi anni saranno stati oltre un migliaio ad aiutarci. La nostra speranza è che i bambini, crescendo, possano ricordarsi di noi e di quanto è stato fatto e possano desiderare loro stessi di continuare a vivere in questo territorio, magari proseguendo il nostro lavoro. Auguro, infine, a tutte le famiglie con bambini di non occuparsi solo dei propri figli ma di attivarsi per aiutare e seguire tutti i bambini del mondo». Elenco degli appuntamenti su www. bellunobambini. it.

di Fabrizio Ruffini

Fonte: Il Corriere delle Alpi del 28-01-2018