Fermo deaf friendly. Il progetto va avanti

FERMO prima città italiana deaf friendly. Questo l’obiettivo di un progetto innovativo che mira a fare di Fermo la prima città italiana facilmente accessibile alle persone sorde. Il progetto è stato annunciato da Carlo Nofri, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale e direttore scientifico del progetto Fermo Learning City dell’Unesco, in occasione della conferenza nazionale sul tema Oltre il muro del suono. Comunicare e apprendere in una società deaf friendly.
La giornata. L’evento, che ha avuto luogo in una gremita Aula Magna della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico, è stato aperto dai saluti del Sindaco Calcinaro e dalla lettura dell’intervento scritto dal Vice-ministro della Pubblica Istruzione Fioramonti. Francesca Merloni, Goodwill Ambassador dell’Unesco, ha ricordato nel suo video-intervento i legami nascenti tra Fabriano Città creativa dell’Unesco e Fermo Learning City dell’Unesco. Legami ribaditi da Carlo Pesaresi, in rappresentanza della Fondazione Merloni, il quale ha annunciato l’intenzione di coinvolgere Fermo nel programma del meeting mondiale delle città creative Unesco previsto a Fabriano nel 2019. L’Assessore alla Cultura Trasatti ha raccolto volentieri l’invito ed ha illustrato come l’amministrazione si stia impegnando non solo a programmare importanti eventi per dare sostanza alla nuova identità di Fermo città educativa dell’Unesco, ma anche a stabilire rapporti di proficua collaborazione con le altre città marchigiane che hanno ricevuto riconoscimenti Unesco e, in particolare, con l’altra città italiana con la quale condivide lo status di Learning City, cioè Torino. La deputata Mirella Emiliozzi, membro della Commissione Esteri della Camera e parlamentare del territorio, è intervenuta elogiando non solo la conferenza ma anche l’ambizioso progetto con il quale si vorrebbe creare un innovativo corso di laurea per interpreti nella lingua dei segni italiana (LIS) inserito nel contesto di un’intera città degli studi deaf friendly, cioè facilmente accessibile a studenti e persone sorde. Oltre a dichiarare la sua ferma volontà di sostenere questo progetto proponendone, di concerto con il Vice-Ministro del Miur, l’inserimento nell’agenda di governo, la Emiliozzi ha sottolineato che nell’ambito di un rilancio del ruolo degli Istituti Italiani di Cultura all’estero si potrebbe pensare di affiancare alla promozione della lingua italiana anche quella della nostra lingua dei segni. «Sono davvero orgoglioso che il primo passo compiuto dall’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica che ho l’onore di presiedere, si compia a Fermo – ha dichiarato il Prof.Nofri nella sua relazione introduttiva – e che proprio qui si tenga a battesimo un progetto di grande respiro con l’obiettivo di creare la prima città deaf friendly d’Italia. Una scelta non casuale per valorizzare ciò che oggi Fermo rappresenta a livello regionale, nazionale e internazionale: un polo d’eccellenza dell’istruzione primaria e secondaria, la quinta città universitaria delle Marche con importati prospettive di crescita, una città educativa riconosciuta dall’Unesco. Quindi la comunità ideale dove sviluppare un inedito esperimento di grande spessore sociale, culturale e turistico. I sostegni ricevuti, a partire da quello del Vice-Ministro Fioramonti, ci incoraggiano a proseguire su questa strada per fare di Fermo una città campionessa dell’inclusione sociale e scolastica». (r. f.)

Fonte: Corriere Adriatico del 02-10-2018