No al corso estivo per il bimbo sordo

CERCHI. «Club Job» e trovi, sul sito del Comune di Lucca, come prima intestazione «Botteghe della solidarietà». Con un’eccezione non proprio trascurabile che fino pochi giorni appariva nella pagina online del progetto del Comune, che coinvolge i ragazzi in corsi estivi di vario tipo, dalla lavorazione del ferro, monili e altro. Nel capitoletto ‘chi può iscriversi’ c’era un passaggio: «Ricordiamo che il progetto Club Job estate «non è idoneo ad accogliere possessori di certificazione 104/92». Lo ha toccato con mano Alfredo Di Gino Puccetti che in questi giorni ha tentato di iscrivere il figlio affetto da sordità. «Mi sono sentito rispondere che non possono accoglierlo così come riportato sui loro moduli. Stentavo a crederci – dice – poi ho verificato che era così. Ora nessuno pretende che chi sta su una carrozzina possa fare una gara di corsa. Ma la legge 104 si riferisce alle più variegate forme di disabilità ed essere esclusi a priori da attività aggreganti tra ragazzi è davvero scandaloso, oltre che anticostituzionale». ALFREDO non è l’unico a segnalare la cosa. Sui social le famiglie insorgono in un attimo. «Un atto gravissimo – accusa Elena -, discriminatorio, un corso che seleziona i partecipanti e che esclude i possessori del ‘timbro di fabbrica’ dato dalla legge 104». «Ma voi lo sapete cos’è la disabilità – chiede un’altra mamma -? Mio figlio ha la sindrome di Asperger. Il suo interesse è il pc e la grafica. Praticamente sarebbe escluso dal corso per lo stesso motivo per il quale sarebbe perfetto come insegnante?». SEMPRE sulle pagine social alla fine arrivano scuse e rettifiche da parte degli organizzatori. «E’ un errore quel passaggio sulla legge 104 sul nostro modulo, provvederemo subito a rimuoverlo – dice un referente dell’associazione Oikos che organizza i corsi estivi -, un errore di cui mi scuso con tutti. Un grave refuso ripreso dalle modalità di iscrizione mutuata da altri. Mi scuso con tutti i portatori di invalidità e confermo che sarà mia premura aprire i laboratori a tutti». (L.S.)

Fonte: La Nazione del 26-05-2018