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Sai andare a cena con un sordo?
Sai andare a cena con un sordo?
Sara Gerini: «Io sì che mi faccio sentire».
Sara Gerini è la governatrice di un silenzio tonante. Sorda dalla nascita, è riuscita nello straordinario traguardo di non rinunciare ad alcuna sua passione. Ex campionessa di pallavolo paraolimpico e occasionalmente indossatrice, raggiunge grande notorietà con la sua recente contestazione a mezzo Facebook contro il pagamento del canone Rai da parte dei sordi. Il suo appello raggiunge milioni di persone. Oggi guida l’associazione #FacciamociSentire e scrive un libro, a quattro mani con Marina Magliavacca Marazza, che ci racconta.
Chi dovrebbe leggere il suo libro?
«Come quando scrivo i miei post: penso tutti, chi il problema ce l’ha e chi non ce l’ha, per far conoscere la nostra condizione, per condividerla con gli altri. A volte mi vengono in mente tutti quei manualetti di buone maniere scritti dalle varie esperte di stile. E come metti le posate, e come ti presenti a un colloquio di lavoro. D’accordo, ma un galateo di come ci si comporta con un sordo l’avete mai letto?».
Come vive il suo ruolo di ambasciatrice dei diritti dei non udenti? O dobbiamo dire sordi?
«I proventi del libro sono destinati all’Associazione che vuole aiutare le persone con disabilità uditiva e difficoltà economiche. Sulla differenza tra non udenti e sordi notiamo nel primo caso una forma negativa, che già di suo sta lanciando un messaggio negativo: indica che una persona manca di qualcosa. Al contrario, ill termine sordo tende a identificare la persona con una condizione sua che non è paragonata a niente e nessuno».
Come e dove i vede tra dieci anni?
«A gestire una bella fondazione che permetta di fare tante missioni come portare i percorsi di logopedia, cioe’ di educazione alla sordità e rieducazione della sordità, nelle zone più povere dell’Europa. Chiedere e incoraggiare una bella struttura ospedaliera che accolga tutte le esigenze delle persone con deficit uditivo e vedere un’Italia più attenta e preparata dal punto di vista umano».
Ambiziosa?
«No: semplicemente convinta, determinata e anche un po’ sognatrice».
di Ilaria Muggianu Scano
Fonte: L’Unione Sarda del 03-06-2018