Il Giornale di Vicenza del 11.12.2019

L’atleta sordo che sfida le discese

Si distingue in tutte le discipline e ha già alle spalle risultati importantissimi a livello internazionale. Alle Olimpiadi invernali in Valtellina lo scledense è tra i candidati più accreditati al primato.

VALTELLINA. Giacomo Pierbon è sordo dalla nascita. Ma la velocità con cui sfreccia sugli sci la sente tutta. È un campione assoluto, che sin da piccolo scendeva dalle montagne con una naturalezza disarmante. Azzurro paralimpico, è un orgoglio per Schio, la sua città. Il suo curriculum luccica come la neve nelle belle giornate di sole: 9 ori europei, 3 ori olimpici, 2 argenti olimpici. E questo bottino Giacomo, 32 anni, vuole incrementarlo alla diciannovesima edizione delle Winter Deaflympics, le Olimpiadi invernali dei sordi che si svolgeranno a Santa Caterina Valfurva, in Valtellina e Valchiavenna, da giovedì – giorno della cerimonia di apertura a Sondrio – al 21 dicembre. L’atleta scledense, oltre ad essere la punta di diamante della spedizione azzurra, farà da portabandiera. Non è la prima volta. L’aveva già fatto in Russia nel 2015, a Khanty-Mansiysk Magnitogorsk. In quell’occasione tornò a casa con 5 medaglie (3 d’oro e 2 d’argento nello sci alpino) e il Coni del presidente Giovanni Malagò gli conferì la medaglia d’oro al valore atletico. Emozioni su emozioni. Giacomo esordirà venerdì in discesa libera, il 14 gareggerà in combinata, il 15 nel super G, il 17 nello slalom gigante, il 18 nello slalom speciale. «È un campione nella testa – dice Antonio Pasqualotto, che allena Giacomo da vent’anni -, ha un grande carattere. Poliedrico, predilige la velocità, ha tanto istinto e ama i salti, non ha paura».Giacomo ha perso l’udito totalmente. Vive questa condizione dalla nascita e ha un impianto cocleare che di fatto sostituisce l’orecchio. Ha saputo fare di questo problema la sua forza. Lo scorso anno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha premiato come miglior atleta dei Giochi invernali. Oltre ad essere un atleta, Pierbon è maestro di sci e allenatore di terzo livello. Ha partecipato anche agli Europei dei sordi nel 2008 a Seefeld in Austria (vincendo 4 medaglie d’orosu 4 gare) e nel 2012 a Davos in Svizzera (dove ha vinto 5 medaglie d’oro, una in ogni specialità in cui ha gareggiato). Ha realizzato l’en plein: 14 medaglie su 14 gare disputate tra i sordi. E ha pure partecipato a diverse gare con gli udenti. Non conosce la lingua dei segni, ma riesce a comunicare bene con chiunque. Sul proprio profilo Facebook, ha aggiornato gli amici direttamente dalle piste di Santa Caterina: «Ho potuto fare da apripista in gigante e slalom speciale nelle gare Fis. Le sensazioni sono buone». Nella vita Giacomo Pierbon, che lavora alla Sanmarco Informatica, è molto più che uno sciatore. Palestra, ciclismo, crossfit, camminate in montagna sono le altre sue passioni. Eclettico, vulcanico, pieno di vita e veloce come non mai. Pure spettacolare quando, com’è già accaduto, si prende il lusso di chiudere la sua discesa in spaccata, come Kristian Ghedina. È tempo di sfrecciare.